Il Salone del Vitello

Ci siamo! Mancano pochissimi giorni ormai alla XII edizione del  Salone del Gusto Terra Madre e il Vitello è, come sempre, emozionato.

Ma, forse, quest’anno un po’ di più. Due anni fa ci eravamo appena appena rimessi a nuovo e, dopo pochi mesi, c’è stata la prima edizione all’aperto. Un esperimento sicuramente riuscito per l’afflusso di pubblico in ogni dove ma, noi, siamo stati letteralmente sommersi in un ritmo forsennato di lavoro che, per certi versi, non ha permesso a nessuno di essere davvero consapevole di cosa stesse succedendo.

Nulla a che vedere con le edizioni precedenti in cui, invece, si assisteva a ogni tavolo alla meraviglia e alla scoperta reciproca.

Ricordo un giorno a pranzo in cui sono entrati Ordinalfabetix, Ielosubmarine, Abraracourcix e la fedele e altera Mimina. Avete presente i mitici Galli? Ecco loro, solo che non arrivavano dalla Bretagna, ma da un paesino sul mare in Canada e erano pescatori di merluzzo. Mangiarono il nostro baccalà e lì, finalmente, sciolsero le loro riserve e come nei famosi fumetti il banchetto ebbe inizio.

Oppure il tavolo con un noto, storico e imponente produttore di supertuscans, stupito dell’assenza dei vini toscani nella carta del Vitello eppure adorabile e entusiasta, tanto da venire anno dopo anno a trovarci,

O il tavolo di fantastici calabresi, venuti per caso la prima sera e da quel momento ospiti fissi tutte le serate del Salone, fino alla fine, festeggiata con una cena a base di prodotti tipici calabresi condivisi e molto apprezzati

In diciassette anni del Vitello e nove edizioni del Salone del Gusto mille altri aneddoti, persone, incontri. Sono questi che fanno di questa meravigliosa manifestazione di Slow Food a Torino un momento imperdibile che travalica il lavoro e ci permette di condividere passioni, interessi, fatiche e consigli.

Questa è l’emozione di cui parlavo e che si dipana, nei mesi prima, nello studio di nuove ricette da parte degli chef Mauro Virdis e Massimiliano Brunetto, nella ricerca di prodotti del territorio e di contaminazioni non locali, che permettono l’esprimersi della creatività e della passione e che comunicano l’intensità, il lavoro e la dedizione di tutto lo staff della cucina.

È la sicurezza di poter contare sui nostri fornitori di anni e anni, buoni, puliti e giusti

È il riempirsi della cantina di bottiglie che rappresentino il territorio e le sue eccellenze, è studiare la grafica, la comunicazione, le traduzioni per tutti gli ospiti stranieri che ci verranno a trovare,

È arricchire una squadra di persone nuove che, per pochi giorni, saranno anche loro dei Vitellini.

È continuare, in tutto questo fermento, il lavoro quotidiano confrontandoci con i nostri amati clienti abituali che, con la loro partecipazione e curiosità, ci danno energie.

È, ogni volta, un’esperienza nuova e esaltante, non si sa mai prima cosa potrà succedere perché è come se si intraprendesse un viaggio nel mondo, ma restando a casa, quasi come se nel piccolo guscio in cui viviamo sempre iniziassimo a sfogliare il libro della storia infinita.

È condividere, nel nostro piccolo e con tutte le nostre forze, la visione di Carlin Petrini che tutti i giorni, da anni, abbiamo fatto nostra.

Detto tutto questo durante il Salone del Gusto ci sarà un menu alla carta speciale e due menu degustazione che saranno l’espressione migliore di Gioele, il Classico e il Gaudente.

Curiosate qui… per scoprire le nostre proposte e, se vi viene voglia di assaggiare, la nostra cucina, come sempre, apre alle 12 e fino a sera vi accogliamo con gioia.

Grazie a tutti voi

Luisa

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